Nel cuore del barocco, dichiarato dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, è possibile immergersi in un pezzo di storia, garanzia di qualità ed affidabilità.
Ebbene sì, dopo oltre un secolo di attività le pietanze proposte da Majore sono ormai divenute i piatti tipici del territorio. Un connubio inscindibile tra l’arte culinaria e il patrimonio enogastronomico locale. “Qui si magnifica il porco”: è questo il motto dell’antica epigrafe che si legge ancora tra gli affreschi di una delle due sale e che, in estrema sintesi, racchiude lo spirito che anima l’attività sin dal lontano 1896. Il locale, che dal 1996 fa parte del network dei Locali Storici d’Italia, è gestito dalla quarta generazione della famiglia Laterra – Majore: una storia che continua a valorizzare i sapori più autentici e genuini, utilizzando esclusivamente i prodotti che forniscono un ristretto numero di “massari”. Una delle due sale interne, con i suoi artistici affreschi, è la stessa che oltre cento anni fa ospitava gli avventori, l’altra invece, più moderna, è stata realizzata circa trent’anni fa. Ubicato nella zona del centro storico, caratterizzata dallo stile baroccheggiante dei palazzi e da viuzze che rievocano immagini tipicamente medievali in una cornice in cui ampie pinete rendono il panorama particolarmente suggestivo, il locale è finito nel 1987 sulle pagine del prestigioso New York Times che gli ha dedicato un articolo e negli anni è divenuto meta di cuochi e giornalisti, provenienti da tutto il mondo, desiderosi di approfondire i temi legati alla lavorazione del maiale. “I salumi di nostra esclusiva produzione, il risotto alla Majore, i ravioli al sugo di maiale, la costata ripiena, la gelatina di maiale, il falsomagro e la salsiccia rappresentano i piatti più apprezzati dalla nostra clientela, di ieri e di oggi. – commenta Salvatore Laterra nella doppia veste di titolare e di chef – Il riconoscimento Golosario 2011, che ci ha classificato tra i tre migliori ristoranti d’Italia nel tramandare la tradizione, ha premiato i nostri sforzi e il nostro quotidiano impegno nel conservare e preservare saperi e sapori”. E la nutrita cantina con oltre 600 etichette di vini e circa 100 distillati è in grado di abbinare ad ogni portata una bevanda ad hoc.